I MIGLIORI METODI DI STUDIO PERSONALIZZATI

Nel contesto educativo moderno, affrontare con successo lo studio richiede spesso metodi pratici e, soprattutto, personalizzabili. Consiglio spesso agli interessati, alcuni metodi che personalmente reputo più idonei di altri. Questi metodi costituiscono però solo delle basi da cui partire per personalizzare il proprio metodo di studio, che deve necessariamente restare un sistema di apprendimento individuale e personale, modificabile nel tempo e che mira essenzialmente a due obiettivi:

  1. la massimizzazione dell’apprendimento, ovvero apprendere quante più informazioni possibili in meno tempo possibile;
  2. la piena comprensione degli argomenti di studio in questione, verificabile tramite ripetizione orale e riscrittura degli argomenti studiati.

Nota Bene: “Comprensione” (dal latino cum + prehendere, ovvero “prendere insieme” “abbracciare con la mente”) non significa “memorizzare” o “imparare a memoria”. La comprensione dei fatti è differente dalla memorizzazione dei fatti e si tratta di due tipi di studio differenti. Proviamo quindi a riassumerli brevemente qui sotto:

  1. La comprensione permette di “abbracciare con la mente” i fatti studiati, in maniera tale da poterli fare propri, riuscendo così a rispiegarli in modo versatile a persone differenti, aumentando la mole di informazioni oppure semplificandole durante la nostra spiegazione. Comprendere quindi significa “entrare attivamente nei fatti”, cioè immedesimarsi in una data situazione/evento per capirlo davvero. Implica quindi una profonda comprensione del ‘come’ e del ‘perché’ dietro i fatti o le idee. La scienza ci spiega infatti che, a livello mentale, durante la comprensione, il cervello collega nuove informazioni a quelle già note, costruendo una rete di conoscenze interconnesse e strutturali. Questo processo è quindi più analitico e critico e ci permette di collegare più discipline ad un solo argomento (chiamato studio multidisciplinare).
  2. La memorizzazione invece è il processo che permette al nostro cervello di imparare qualcosa a memoria, spesso senza comprendere pienamente il contesto o il significato sottostante. Si tratta principalmente di ricordare informazioni o dati specifici in modo estremamente preciso. La memorizzazione si basa su ripetizioni e tecniche di ricordo, come la ripetizione mnemonica o lo studio spaziale. Si tratta, sostanzialmente, di un processo più meccanico e meno analitico rispetto alla comprensione. Ricordiamoci però che la memorizzazione è utilissima e necessaria per ricordare fatti, date, formule, o definizioni per esami o applicazioni specifiche, ma può essere limitata quando si tratta di applicare tali informazioni in contesti nuovi o vari, oppure di imbastire un dialogo sopra un determinato argomento.

Meglio Memorizzare o Comprendere?

Dunque, per concludere è più importante memorizzare o comprendere? Non bisogna pensare che memorizzazione e comprensione siano come due nemici o due schieramenti con cui possiamo schierarci. Si tratta sì di metodi differenti, ma entrambi utili alla nostra comprensione degli argomenti di studio.

Ad esempio, per quanto riguarda le discipline umanistiche, come la storia, la geografia, la lingua e la cultura italiana, si tende a preferire la comprensione piuttosto che la semplice memorizzazione dei fatti. Ecco perché:

  1. Si studiano non solo un elenco di date, eventi e figure storiche da memorizzare, ma è importante comprendere le cause e gli effetti degli eventi storici, le relazioni tra diversi periodi e culture, e l’impatto a lungo termine degli avvenimenti.
  2. Le discipline umanistiche stimola il pensiero critico. Si analizzano e si interpretano fonti diverse, valutando la loro affidabilità e il loro contesto. Questo richiede una comprensione profonda, non solo la capacità di ricordare fatti.
  3. Comprendere la storia, la geografia e la letteratura, significa capire come gli eventi si inseriscono in un contesto più ampio, dal passato fino ai giorni nostri. Ciò include collegamenti culturali, sociali, economici e politici con l’attualità, che sono per forza influenzati dagli eventi passati.
  4. Empatia Storica: Comprendere aiuta anche a sviluppare empatia, cioè la capacità di immedesimarsi nelle esperienze e nelle prospettive delle persone nel passato. Questo va oltre la semplice memorizzazione di eventi e date.
  5. A livello pratico, la comprensione è fondamentale per comprendere il mondo moderno. I modelli storici e le lezioni del passato sono spesso applicati per comprendere gli eventi attuali e per formulare politiche attuali.

Tuttavia, una certa quantità di memorizzazione è inevitabile e utile, specialmente per avere a disposizione una linea temporale di base e una conoscenza generale degli eventi chiave. Questo fornisce una struttura su cui costruire una comprensione più profonda. Ma il cuore dello studio storico è la capacità di comprendere, interpretare, e collegare gli eventi in un quadro significativo.

Passiamo ora ai diversi metodi di studio da me consigliati:

1. ORGANIZZARE IL TEMPO: Studio Spaziale vs Cramming

Il metodo di studio spaziale sfrutta la psicologia della memoria. Studiare a intervalli (ad esempio, un’ora al giorno per una settimana) è più efficace rispetto al cosiddetto “cramming” (studio intensivo poco prima dell’esame). Tale termine significa “immagazzinare”, ma la nostra mente non è come un magazzino in cui stivare delle merci. Il nostro cervello infatti non può essere riempito a nostro piacimento in qualsiasi momento della giornata e con quante più informazioni vogliamo. E’ come se avessimo una capacità limitata nel breve periodo, ma una enorme capacità di memorizzazione nel lungo periodo. Il nostro cervello funzione in realtà molto meglio di un magazzino, poiché è molto più grande, ma per imparare a immagazzinare queste informazioni ha bisogno di tempo e pratica, al fine di poter sistemare e poi ritrovare tutte le informazioni al momento giusto.

Per questo motivo, il metodo del “cramming” funziona solo se dobbiamo apprendere poche informazioni il giorno prima di un esame o di una interrogazione. Il metodo di studio spaziale invece è quello più funzionale per il nostro cervello. Gli permette infatti di apprendere secondo i suoi ritmi, in modo cioè più regolare. Per applicare questo metodo:

  • Pianifica le sessioni di studio in anticipo (all’inizio della settimana o alla fine, per quella successiva).
  • Ripassa il materiale più volte nei giorni o settimane prima dell’esame.
  • Utilizza app e strumenti digitali come Anki o Quizlet per programmare revisioni periodiche.

Come Ottimizzare il Tempo: prova il “metodo pomodoro anche detto “metodo 30/30”

Questo metodo è molto efficace per poter studiare sempre alla massima concentrazione. Sapevi che il nostro cervello non riesce a rimanere concentrato per più di 30-40 minuti? Per questo è essenziale svolgere una pausa ogni tanto, della durata che più si adatta ai tuoi standard. Puoi iniziare così:

  • Imposta una durata dello studio intervallata da pause che si adattano al tuo livello di concentrazione: il metodo pomodoro suggerisce 25 minuti di studio, il metodo 30/30 ne suggerisce 30.
  • Durante le pause, svolgi attività rilassanti che distolgono completamente dalla materia di studio (una passeggiata, un piccolo pasto, una chiacchierata, guardare un programma televisivo). Se ad esempio, ti concentri su un videogioco o sul telefono, il cervello non si riposerà. Puoi però provare a suddividere il tempo aggiungendo altre attività. Ad esempio: 25 minuti di studio, 5 minuti di pausa rilassante, 10 minuti di pausa concentrata (telefono o videogiochi). E ricominciare daccapo.
  • Monitora il tuo progresso e aiutati con app specifiche come Focus Keeper o Pomodone.

2. MEMORIA VISIVA: Apprendimento Attivo

L’apprendimento attivo è un altro metodo di studio abbastanza comune, il quale si basa sull’idea che noi esseri umani siamo più propensi a ricordare ciò che “facciamo” attivamente piuttosto che ciò che leggiamo o ascoltiamo passivamente. Questo metodo può essere unito allo studio spaziale dell’organizzazione del tempo. Ecco alcune tecniche dell’apprendimento attivo:

  • Mappe concettuali: Sviluppa mappe che collegano concetti chiave in modo visivo. Per ricordare abbiamo spesso bisogno di aggrapparci ad un ricordo, che può essere un video, una immagine o una esperienza.
  • Insegnamento reciproco: Spiega il materiale a un compagno o a un’altra persona e provate a fare il contrario.
  • Casistiche: Applica i concetti teorici a casi studio o esempi reali. Collega cioè ciò che studi, ad esempio, all’attualità, per ricordare meglio.

Per materie pratiche come le discipline scientifiche o ingegneristiche:

  • Effettua esperimenti o progetti pratici che riflettono la teoria.
  • Partecipa a laboratori o workshop.
  • Simula situazioni reali o problemi da risolvere.

3. DIVENTA INSEGNANTE: Il Metodo dell’Autointerrogazione per creare Domande Efficaci

L’autointerrogazione richiede di pensare esattamente come un insegnante:

  • Formula domande che riguardano i concetti chiave e i dettagli.
  • Scrivi queste domande e prova a rispondere senza consultare il materiale.
  • Utilizza queste domande come base per le sessioni di revisione.

4. LIMARE I DETTAGLI: Studio di Gruppo

Lo studio di gruppo è importante se ben affrontato, per limare dettagli e scoprire/analizzare argomenti poco chiari o che, ad esempio, abbiamo dimenticato, grazie all’aiuto altrui. Per garantire che lo studio di gruppo sia produttivo però, dobbiamo seguire delle regole:

  • Stabilisci obiettivi chiari per ogni sessione di studio che tutti devono rispettare.
  • Assegna argomenti o capitoli specifici a ciascun membro del gruppo da spiegare agli altri.
  • Organizza regolari sessioni di revisione con il gruppo per monitorare i progressi e chiarire i dubbi.

In Conclusione

Adottando alcuni di questi metodi di studio e integrandoli insieme (non devi per forza sceglierne uno, ma personalizzarli), potrai migliorare significativamente la tua capacità di apprendimento e anche la tua memorizzazione. Ricordati che è fondamentale essere flessibili e adattare queste strategie alle proprie esigenze individuali e al contesto specifico di studio. Ricorda, infine, che la regolarità, la costanza e la qualità dello studio sono più importanti della quantità. Meglio studiare bene pochi argomenti, ma averli compresi chiaramente, piuttosto che immagazzinare troppe informazioni e non riuscire a ricordare quasi nulla!

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